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Ieri sera è andato in onda su LA1 il servizio di Patti Chiari dedicato a TripAdvisor, curato da Lorenzo Mammone. Si metteva in dubbio che quanto pubblicato sulla famosa piattaforma dedicata alle recensioni di hotel, ristoranti, viaggi fosse in parte falsato da valutazioni positive o negative comperate e quindi palesemente false.

Diciamo subito che a mio avviso il servizio ha messo in luce l’esatto contrario di quanto voleva dimostrare e le provocazioni di Mammone sono state affrontate e smontate una ad una con competenza da Lorenzo Brufani, portavoce di TripAdvisor Italia e Svizzera Italiana, presente in studio che è stato il vero “vincitore” del servizio.

Ma non solo le provocazioni del giornalista sono uscite con le ossa rotte ma ha rimediato una brutta figura anche Alessandro Pesce, portavoce di Gastroticino, come d’altronde si può facilmente capire andando a leggere alcuni commenti presenti sulla pagina del servizio di Patti Chiari dai quali si evince che il fatto che il sig. Pesce affermi che il cliente non dovrebbe esprimere giudizi perchè non ne ha le competenze non mi pare sia stato particolarmente apprezzato.

L’intero servizio io lo riassumerei con due citazioni:

Lorenzo Brufani di TripAdvisor: “è democrazia elettronica, basta con i giornalisti che sono solo loro i tutori della gastronomia” in risposta ad una affermazione di Pesce che si chiedeva “quale utilità abbia una recensione di uno qualunque che esprime la propria opinione su come si è trovato in un determinato ristorante; sono recensioni che a volte fanno sorridere”.

Alessandro Pesce di Gastroticino: “i giornalisti hanno le qualifiche per essere giornalisti ma chi scrive su TripAdvisor che competenze ha per mettere in croce un ristoratore?”

Tralasciando il fatto che non è difficile trovare articoli e servizi apparsi su giornali e televisioni curati da giornalisti che non avevano la più pallida idea e competenza su ciò che stavano dicendo o scrivendo, ma veramente siamo ancora qui, nel 2013, a pensare che i clienti non possano esprimere giudizi (negativi o positivi) ed ad avere paura che li esprimano o peggio ancora che non siano in grado di esprimere giudizi o di saper riconoscere un giudizio falso? In pratica sig. Pesce quale competenza devo avere per scrivere che mi sono trovato male, che il cibo non era buono, che il servizio era pessimo o che la camera d’albergo che mi hanno dato è poco pulita o non corrisponde a quanto promesso? O quale competenza devo avere per scrivere invece che mi sono trovato bene?

Una cosa sicuramente è scaturita dal servizio di Patti Chiari, ovvero che c’è ancora molta strada da fare, e non sto parlando di TripAdvisor 😉

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