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Per il prossimo fine settimana segnalo due appuntamenti degni di nota, offerti dalla città di Lugano.

La Città dei Sogni e dei Desideri
Venerdì 18 luglio 2008 alle ore 21.45, su Piazza Castello, si terrà “La Città dei Desideri”, adattamento dell’originale spettacolo organizzato lo scorso settembre in occasione della cerimonia d’inaugurazione della Piazza. Allora, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, la Città era stata costretta a rimandare la manifestazione. Dieci mesi dopo, viene riproposta all’interno del programma di Estiva Lugano, scevra però degli elementi ufficiali.

Inizialmente strutturato su una durata non superiore ai venti minuti, lo spettacolo è stato portato a cinquanta minuti e la sceneggiatura, le musiche e i giochi di luce sono stati arricchiti, così che, benché sguarnito della parte ufficiale – a cui si intrecciava – lo spettacolo possa mantenere una congruenza narrativa.

Luci, musica e poesia celebreranno Piazza Castello facendo del suo arredo sobrio, ma curato, lo scenario di uno spettacolo quasi onirico dedicato alle città, le città ideali, quelle invisibili che vivono nel nostro immaginario e quelle reali, in cui viviamo e nelle cui piazze ci raccogliamo nelle tiepide serate d’estate. Ma soprattutto uno spettacolo cucito sulla misura di una Piazza dedicata a un castello che non c‘è più, la cui assenza, almeno per una sera, sarà cantata da un gruppo di giovani artisti.

Quella pensata da Pierfranco Sofia (coordinamento e disegno luci) in collaborazione con l’attrice romana Patrizia Schiavo e con i musicisti Gregorio di Trapani (alle percussioni) e Zeno Gabaglio (al violoncello), sarà dunque un’esibizione da non perdere: giochi di luce, vapori e musiche sapranno trasformare la Piazza notturna nella scenografia dei nostri stessi sogni.

In caso di cattivo tempo, lo spettacolo verrà proposto presso il Nuovostudiofoce, in via foce 1, a Lugano.

Ethnoart
sabato 19 Luglio 2008 inaugurazione di Ethnoart, in via Cortivo 24/28, a Lugano-Castagnola, esposizione volta a presentare al pubblico il nuovo progetto di ordinamento e allestimento del Museo delle Culture.

Negli spazi espositivi del pian terreno sono esposte tre opere scelte per rappresentare le prime tre sale permanenti riallestite secondo il nuovo ordinamento e allestimento progettato sulla base di una riflessione che tiene in alta considerazione il rapporto fra le opere esibite e il loro contenitore architettonico. Si tratta delle sale Melanesia (corridoi del 1° e 2° piano), Polinesia (sala 35, 2° piano) e Asmat (sale 28 e 29, 1° piano). Le opere in mostra sono uno scudo vayola delle Isole Trobriand, un pendente maori hei-tiki della Nuova Zelanda e un mascheramento doroe proveniente dall’area Asmat, in Papua Nuova Guinea.

L’idea narrativa, che fa da filo conduttore più evidente, è quella di un immaginario viaggio geo-culturale attraverso le principali aree documentate dalle collezioni del Museo. Tale viaggio si snoda da Occidente a Oriente, lungo le stesse rotte che hanno alimentato nel corso dei secoli il progressivo popolamento e incivilimento di quell’enorme continente d’acqua costituito dall’Indonesia e dall’Oceania: dall’India meridionale a Sumatra e al Borneo, e -attraverso le Isole della Sonda – sino alla Nuova Guinea, al grande Arco melanesiano e alle migliaia di isole comprese nel triangolo fra la Nuova Zelanda, le Hawaii e l’Isola di Pasqua.

Il percorso è strutturato sulla compresenza di quattro distinti livelli di lettura che permettono al visitatore di compiere riflessioni intorno:

– al viaggio nei Mari del Sud e alla «scoperta» primitivista dell’opera d’arte etnica;

– agli ethnos (popoli) di cui erano parte integrante gli artisti che hanno creato le opere esposte;

– a un tema di particolare rilevanza antropologica collegato alla visione del mondo delle culture in questione;

– allo stile, in alcuni suoi caratteri salienti e peculiarità, elaborato dalle culture delle aree presenti nel percorso espositivo.

Il nuovo percorso espositivo dell’Heleneum è, inoltre, già immaginato in previsione dell’ordinamento delle collezioni e dell’allestimento degli spazi del Museo nella sua prossima sede di Villa Malpensata che sarà liberata nel corso del 2012 dal Museo d’Arte.

Dieci artisti per il Museo delle Culture
In occasione del nuovo progetto di ordinamento e di allestimento il Museo delle Culture ha proposto a dieci artisti di sostenere l’attività creando appositamente un’incisione per festeggiare l’inaugurazione di ciascuna sala. Le incisioni in esposizione sono state realizzate da Cristian Boffelli, Jean-Michel Jaquet e Giuliano Collina, rispettivamente per le sale della Melanesia, della Polinesia e degli Asmat.

Gli altri artisti coinvolti nel progetto sono Renzo Ferrari (sala Borneo), Josef Felix Müller (sala Maprik), Paolo Mazzuchelli (sala India), Luca Mengoni (sala Sepik) e Mimmo Paladino (sala Golfo di Papuasia e Arco melanesiano).

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