Mastodon

Gli sci, come qualsiasi altro attrezzo sportivo, necessitano di manutenzione costante per poter assicurare una resa ottimale. Chiaramente il tipo di intervento (lamine, soletta e sciolinatura) dipende dall’uso che se ne fa ossia turistico o agonistico, ma in ogni caso una buona preparazione è indispensabile in entrambi i casi.

Prima di tutto buona cosa è riporre gli sci alla fine della stagione seguendo poche ma utili accorgimenti, ne avevo parlato tempo fa; poi durante la stagione invernale o gli allenamenti estivi è utile assicurarsi che i propri sci siano sempre in perfetto ordine: uno sci ben preparato è più sicuro, tiene meglio, scivola di più. La manutenzione può essere affidata ad uno ski center (in caso di danni seri alla soletta o alle lamine) oppure si può intervenire manualmente con il fai da te (a patto che si sappia ciò che si sta facendo). Se volete affidarvi ad uno ski center assicuratevi prima di tutto che disponga di personale qualificato e che sia attrezzato con macchinari ad alta tecnologia; personalmente ricorro alla manutenzione tramite macchine solo in caso di gravi problemi oppure per il tuning e per l’impronta ma per il resto me ne occupo io manualmente in quanto manualità ed esperienza permettono di fare la differenza intervenendo con precisione e soprattutto personalizzando le impostazioni di lavorazione.

Prima di iniziare prendiamo in esame alcuni termini basilari nella preparazione dello sci:
Tuning: detto anche angolo di piatto, è l’angolo della lamina riferito al piano della soletta, influisce su maneggevolezza e facilità di conduzione. Normalmente i valori di riferimento si attestano intorno ad un grado.
Spigolo laterale: rappresenta l’affilatura del fianco della lamina e viene fatta a macchina o manualmente tramite lime e squadrette graduate. I valori di riferimento variano tra 82 e 90 gradi con un uso turistico che si attesta sugli 88 gradi.
Impronta: è la traccia che è presente nella soletta dello sci, un po’ come il disegno di un pneumatico; si ottiene tramite il passaggio di una mola sulla soletta e modificando i valori di velocità e pressione della mola si determina il tipo di disegno, differente in base alle condizioni e caratteristiche della neve, in modo tale da migliorare spunto e velocità dello sci.
Sciolinatura: è la fase finale della preparazione ed è anche quella più delicata; per un uso turistico vengono utilizzati prodotti ad ampio spettro di temperatura, utilizzo e durata, mentre per un uso agonistico lo spettro diventa molto più specifico e ridotto per permettere elevatissime prestazioni; per contro anche i costi in questo caso si alzano in modo esponenziale!

Benché in alcuni casi per una messa a punto generale sia indispensabile portare i propri sci in laboratorio, esistono alcune situazioni nelle quali anche per un utilizzo turistico è possibile gestire tramite il “fai da te” la manutenzione dei propri sci. I concetti principali su cui concentrarsi sono che le lamine assicurino una buona tenuta e che lo sci scorra sufficientemente bene. Gli attrezzi indispensabili risultano essere, oltre alle morse per fissare al tavolo lo sci, un utensile per lavorare le lamine, un detergente, un ferro per sciolinare, una spatola e una spazzola di naylon. La prima operazione è quella di pulire le solette tramite il detergente, lasciandolo agire per qualche minuto e poi togliendolo con della carta assorbente ed eventualmente poi rifinendo con una spazzolata. Quindi si passerà alla messa a punto delle lamine, con l’utensile scelto (esistono differenti tipologie di affila lamine in commercio più o meno professionali con angolo fisso o regolabile, che permettono di ottenere discreti risultati) facendo diversi passaggi sia sulle lamine laterali che parallelamente alla soletta in modo da affinare angolo e filo, quindi togliere gli eventuali residui della lamina. A questo punto non resterà che passare alla sciolinatura.

Analizziamo ora dal punto di vista turistico e agonistico la gestione delle lamine e della sciolina

Uso turistico

Lamine
In commercio esistono diversi attrezzi dalle dimensioni contenute e facili da utilizzare che ci possono servire se vogliamo intervenire sulle lamine dei nostri sci. Chiaramente questa tecnica non sopperisce ad una preparazione accurata dello sci al banco, ma permette di mantenere un angolo sufficientemente affilato e adatto ad un uso standard dello sci. Sono dotati di una lima utile per ravvivare la lamina; la lima può anche essere sostituita da una pietra diamantata per una rifinitura più accurata. L’utilizzo è semplice: si tratta di appoggiare lo strumento sulla soletta dello sci in modo tale che la lima aderisca alla lamina; quindi si dovrà far scorrere lo strumento lungo il fianco dello sci applicando una pressione necessaria per ottenere una affilatura ottimale, cercando anche di essere il più stabili e costanti possibili durante l’operazione.

Sciolina
Se non si vuole ricorrere alla sciolinatura a caldo esistono in commercio numerose scioline pronte all’uso, spray, in pasta, liquide con fluoro o meno, con dosatore a tampone o spugnetta. Il vantaggio sta nella velocità di utilizzo, consentendo l’applicazione anche pochi minuti prima di iniziare la giornata sugli sci; inoltre permettono di mantenere lo sci lubrificato e con una buona scorrevolezza. L’applicazione è immediata e semplice: basterà tenere lo sci con la soletta rivolta verso l’alto e dopo aver agitato la bomboletta spruzzare o stendere la sciolina con l’apposito tampone in modo omogeneo; quindi lasciare asciugare per due o tre minuti e lo sci sarà pronto per l’utilizzo. Per migliorare l’applicazione si potrebbe lucidare la soletta con una spazzola di nylon oppure con un panno di lana.

Uso agonistico

Lamine
Prima di tutto lo sci viene trattato al banco ossia fissato alle apposite morse; nel caso in cui l’angolo delle lamine sia consumato o rovinato si procede ad una affilatura accurata. Si utilizza una squadretta per fissare l’angolo (87 gradi o inferiore) e una lima dolce; appoggiando la squadretta sulla soletta e tenendo ferma la lima lateralmente sulla squadretta stessa si effettuano vari passaggi finché non si ottiene l’affilatura laterale desiderata. Per non rovinare la soletta dello sci durante questa operazione consiglio di coprirla con del nastro adesivo. Come finitura si passano poi le lamine con una pietra diamantata e infine si utilizza l’apposita gomma in punta e in coda per togliere il filo. Questa procedura fatta a mano, con un po’ di esperienza, permette di preparare le lamine degli sci secondo le proprie esigenze. Per quanto riguarda invece l’impronta della soletta  e il tuning è consigliato rivolgersi ad un laboratorio di fiducia. Come regola base si può tener conto che l’affilatura delle lamine viene fatta a seconda della condizione della neve e del proprio stile, con poco filo in caso di nevi particolarmente aggressive e molto filo su piste particolarmente ghiacciate.

Sciolina
Anche in questo caso si lavora lo sci al banco, sulle morse, pulendo innanzi tutto la soletta con attenzione in modo tale da eliminare ogni eventuale residuo o impurità. Quindi si passerà alla sciolinatura a caldo basandosi sulle condizioni della neve, della temperatura, dell’umidità e del tempo che si avranno il giorno di gara successivo.

Nel scegliere le scioline si dovranno quindi tenere presente i parametri precedenti e anche le affinità chimiche tra le differenti tipologie di scioline, ad esempio: paraffina senza fluoro da sola o miscelata con altre paraffine senza fluoro, paraffina fluorata da sola o miscelata con altre paraffine fluorate o senza fluoro, cera perfluorata da sola o miscelata con altre cere, in ogni caso in sovrapposizione ad una base paraffinica fluorata.

Si può pensare di utilizzare scioline al fluoro nel caso di condizioni della neve molto umida; si può anche ricorrere alle polveri finali se nel primo tratto di gara è necessaria una veloce accelerazione. Dopo aver fissato lo sci al banco e acceso il ferro sciolinatore (a temperature variabili tra 120 e 160 gradi a seconda del tipo di sciolina) si può iniziare ad applicare la sciolina solida, facendola gocciolare sulla soletta e successivamente stendendola passando il ferro più volte da punta a coda finchè si ottiene un risultato omogeneo. A questo punto si dovrà liberare le lamine dalla sciolina tramite un apposito attrezzo e lasciare raffreddare e solidificare la sciolina per un tempo variabile a seconda della tipologia utilizzata. Quindi si passerà prima alla spatolatura, ossia la rimozione della sciolina in eccesso tramite una spatola in plexiglas, e quindi alla lucidatura tramite una spazzola formata da un misto di ottone e crine duro e eventualmente con una spazzola rotante più morbida. Segue un passaggio con un panno o materiale fine antistatico. Anche in questo caso l’esperienza è un elemento indispensabile per una preparazione personalizzata della sciolina.

Qui invece alcuni manuali sull’argomento.

Buone sciate e buone gare!

World Winter Master Games - Bled 25.01.2010

Sciolina e lamine

Technorati technorati tags: , ,

=CALCAMP(2010)
La geografia secondo il Corriere della Sera
Translate »