Il 27 aprile si terrà la giornata contro il rumore: io abbasso il volume!
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Troppo rumore nuoce alla salute
In Svizzera, oltre un milione di persone vive in zone in cui il rumore ambientale supera i valori limite in vigore. Questo inquinamento acustico cronico mantiene il corpo in stato di allerta permanente e nuoce quindi alla salute.
Secondo stime effettuate, i costi conseguenti, che gravano sul sistema sanitario svizzero, ammontano a oltre 120 milioni di franchi l’anno e sono sostenuti dalla popolazione.
Le fonti di inquinamento sonoro
La maggior parte delle persone esposte soffre del rumore provocato dal traffico, inparticolare da quello stradale e, in secondo luogo, da quello ferroviario e aereo. Fonti supplementari di inquinamento fonico sono costituite, ad esempio, dai cantieri, dai vicini chiassosi e dalle attività del tempo libero rumorose. Due terzi circa della popolazione svizzera sono temporaneamente esposti al rumore.
L’impatto del rumore eccessivo sulla salute
Il rumore che ci circonda si ripercuote sulla salute: provoca danni psichici, sociali e
fisici. Persino i livelli sonori bassi diventano rilevanti dal punto di vista della salute
appena provocano stress, sono percepiti come molesti, influiscono sull’attività mentale o impediscono di comunicare. Il rumore influisce infine negativamente sull’apprendimento dei bambini, ne riduce la capacità di comprendere un testo letto, la memoria a lungo termine e la motivazione.
Le persone disturbate nel sonno o addirittura svegliate dal rumore non riescono a
riposare a sufficienza. Un’attenzione e un rendimento ridotti, con un aumento dei rischi di incidente, ne sono l’immediata conseguenza. Se il disturbo persiste, lo stato
di affaticamento diventa cronico e il rischio di incidente rimane elevato. La mancanza di sonno per un periodo prolungato è inoltre un fattore di rischio per l’insorgere di diverse malattie.
L’inquinamento fonico permanente dovuto al rumore ambientale (traffico, vicini,
attività del tempo libero ecc.) causa raramente danni diretti all’udito. Tale inquinamento può per contro farci ammalare in quanto provoca arrabbiature, timori, cambiamenti ormonali, disturbi alle funzioni neuro-vegetative e aumento della tensione arteriosa. Nel tempo, tutti questi fattori possono dare origine fra l’altro a malattie cardio-vascolari e depressioni.
Delle ricerche condotte dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) dimostrano ad esempio che le malattie cardio-vascolari dovute all’inquinamento fonico diurno (strada e ferrovia) provocano decessi prematuri in Svizzera, dove per
tale motivo si perdono ogni anno circa 330 anni di vita. Le malattie legate all’ipertensione causate dal rumore notturno provocano la perdita di 900 anni di vita.
I danni all’udito
I danni all’udito sopravvengono soltanto a partire da un’esposizione continua
sull’arco di diversi anni a suoni superiori a 80 dB(A). Particolarmente a rischio sono
in questo caso le persone che lavorano in ambienti molto rumorosi o che ascoltano
musica a volume troppo elevato. Il rischio di danni all’udito causati dall’ambiente di lavoro è ora ridotto al minimo grazie alle disposizioni di sicurezza in vigore. I danni all’udito dovuti al volume eccessivo della musica colpiscono soprattutto i giovani.
(Fonte: Ufficio federale dell’ambiente UFAM)
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