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Ieri sono stato in Microsoft a Milano per un seminario che si è aperto con una presentazione su Office 365, ovvero l’ingresso di Microsoft nel mondo cloud per quel che riguarda il pacchetto Office 2010, Exchange 2010 e SharePoint 2010; in pratica la possibilità di gestire questi servizi legati alla propria realtà aziendale o d’ufficio, ovunque senza la necessità di installare programmi sul PC o dotarsi di infrastrutture apposite, ma semplicemente pagando un fisso mensile ad utente legato alla tipologia di servizio utilizzato.

Personalmente il piano P di Office 365, riservato ai professionisti o agli studi e aziende fino a 25 utenti, mi ha riportato alla mente Google Docs, Gmail, Google Calendar ecc. e quindi mi è sorta spontanea la domanda sul perchè chi utilizza ormai da tempo con soddisfazione servizi che sono del tutto simili a quelli che Microsoft sta lanciando sul mercato dovrebbe abbandonarli? Dov’è la novità e il valore aggiunto, qual’è il punto di forza del cloud di Microsoft?

La risposta è arrivata dall’amico Luca Rossotti di Microsoft che dopo un attimo di incertezza in prima battuta ha voluto focalizzare l’attenzione sul fatto che, rispetto ai concorrenti, Microsoft assicura che i dati caricati sulla propria cloud restano in ambito di comunità europea avendo un datacenter principale a Dublino ridondato ad Amsterdam e comunque in ogni caso è possibile in ogni momento richiedere per iscritto dove si trovano i propri dati e chi ne è il responsabile. Inoltre viene garantito il 99.9% di uptime del servizio. In seconda battuta è stata poi proiettata una slide con i principali punti forti, quali: credibilità ed esperienza enterprise, possibilità di far coesistere il servizio cloud con la propria struttura on-site, sicurezza e privacy assicuarata, supporto 24×24 in italiano, costi tutto incluso.

La mia prima impressione è che anche se la beta che sto provando sembra interessante, resta il fatto che è in notevole ritardo rispetto a servizi disponbili da tempo e che, per le piccole realtà, studi, professionisti, assicurano un servizo del tutto simile a quello che Microsoft si appresta a lanciare.

A margine della presentazione si è anche animata una discussione tra i presenti realtiva alla oggettiva difficoltà di riuscire ad avere sul territorio italiano una banda decente per poter lavorare con un servizio cloud in modo ottimale. Purtroppo molte zone anche limitrofe a grandi città quali ad esempio Milano, sono servite da una velocità di banda ridicola e questo mi è parso preoccupasse un po’ tutti i presenti e la stessa Microsoft. A mio avviso finchè non si riuscirà a disporre di reti veloci, preferibilmente simmetriche e soprattutto affidabili, molti servizi in rete restano di difficile fruibilità. Chiaramente non tutti in sala erano al corrente dei notevoli ed impressionanti passettini che Telecom Italia sta facendo per assicurare la banda simmetrica… Insomma ho come l’impressione che in Italia ci vorrà ancora molto tempo prima che si possa parlare di velocità di banda decente 😉

Microsoft Segrate - 20.04.2010

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