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Sabato scorso si è disputata la 69ma edizione dell’Inferno di Mürren, una tra le più famose e impegnative gare di sci al mondo che vede in partenza 1’850 atleti che scendono da Piz Gloria a Lauterbrunner su un percorso di 14.9 km di lunghezza e 1’990 metri di dislivello.

Le condizioni meteo quest’anno hanno messo a dura prova organizzatori e atleti, confrontati con tempesta di neve e vento. Impossibile raggiungere Piz Gloria, così io e Chico venerdì mattina decidiamo di salire comunque fin dove è possibile ovvero ad Allmendhubel, dove partirà la gara il giorno dopo, per provare il tracciato. Le condizioni appaiono subito proibitive, nevica forte, la visibilità è scarsa e la pista non permette di effettuare una prova in velocità. Decidiamo a questo punto di andare a Lauterbrunner, risalire a Wengen quindi raggiungere Männlichen e da li scendere fino a Grindelwald.

Ci fermiamo a mangiare a Männlichen quindi iniziamo la discesa a Grindelwald in mezzo ad un vento ed una nevicata sempre più forti. Abbassandoci di quota le condizioni migliorano e ci godiamo una pista che anche in condizioni non perfette resta stupenda!

Riprendiamo il treno per salire a Kleine Scheidegg, ai piedi dell’Eiger e decidiamo di percorrere la mitica pista del Lauberhorn dove una settimana prima si è tenuta la tradizionale discesa libera di coppa del mondo. Quindi riprendiamo il treno per tornare a Lauterbrunner e poi in bus fino all’albergo a Stechelberg.

Alle 21:00 ci aspetta la festa della discesa libera del sabato a Mürren e la premiazione di Chico e Marcello che devono ritirare il diamante conquistato grazie alle presenze e ai piazzamenti delle edizioni precedenti. Nevica fortissimo e il paese sembra quasi sommerso; in questo clima surreale assistiamo alla tradizionale cerimonia in cui viene bruciato il diavolo dell’Inferno!

Il giorno della gara Mürren è praticamente sepolta dalla neve; la cremagliera e i trenini sono bloccati per la troppa neve. Gli organizzatori e chi gestisce gli impianti fanno l’impossibile e con un’ora e mezza di ritardo riescono a farci salire in partenza e dar via alla gara! Nevica e la visibilità non è il massimo; il tracciato è modificato: partenza da Allmendhubel, non si passa nel boschetto ma si scende verso la seggiovia e poi si risale (affannosamente) verso la pista; arrivo a Lauterbrunner. Le condizioni sono variabili e migliorano nel pomeriggio quando paradossalmente chi parte con numeri più alti riesce a fare tempi di molto migliori che non quelli partiti al mattino.

Ma nonostante questo anche quest’anno l’Inferno ha mantenuto le promesse di gara affascinante e massacrante. La prima sfida è quella di arrivare al traguardo!

Inevitabile un ringraziamento a tutti coloro che hanno assicurato lo svolgimento della manifestazione ai massimi livelli nonostante quest’anno si sia disputata in condizioni veramente proibitive!

La discesa Rosa
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