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Per il secondo anno consecutivo, dal 5 luglio al 20 agosto 2017 il LAC ospita l’esposizione “Swiss Press Photo”, associata all’omonimo premio assegnato annualmente dalla Fondazione Reinhardt von Graffenried ai migliori fotografi di stampa svizzera. La novantina di scatti selezionati da una giuria di professionisti saranno esposti nella Hall; tra questi le immagini del servizio Super Puma del fotografo ticinese Samuel Golay. Quest’ultima edizione di “Swiss Press Photo” mostra con evidenza che fotografare significa molto di più che semplicemente premere il pulsante di scatto.

Anche quest’anno la Hall del LAC, “teatro” di concerti, incontri, e letture, accoglie durante l’estate l’esposizione “Swiss Press Photo 2017” dedicata alla fotografia del giornalismo svizzero. Da ventisei anni, la rassegna presenta i migliori scatti apparsi sui principali quotidiani svizzeri e internazionali, selezionati da una giuria di professionisti negli ambiti “Attualità”, “Vita quotidiana”, “Reportage svizzeri”, “Ritratti”, “Sport” e “Internazionale”. Percorrendo i vari livelli della Hall, i visitatori potranno ricordare alcuni fra gli eventi salienti dello scorso anno attraverso il personale sguardo sulla realtà dei fotografi premiati: dal reportage all’estero di Ahad Zalmaï, premiato come fotografo dell’anno e vincitore della categoria “Internazionale”, che ha fotografato per L’Hebdo i migranti espulsi durante l’evacuazione del campo per rifugiati di Calais, alle immagini delle giocatrici di rugby che si sfidano in una battaglia nel fango, immortalate da Urs Bucher per il Sankt Galler Tagblatt (primo posto nella categoria “Sport”). Bernhard Giger, presidente della giuria: Quanta distanza tra Calais e il campo infangato di San Gallo. Così è il mondo: agli estremi opposti fino al limite della sopportazione. Le immagini di attualità ci insegnano ad affrontarlo. Prosegue Giger Il modo in cui la Svizzera si confronta al presente è ciò che raccontano i vincitori delle altre categorie attraverso piccole storie, tranquille o a volte spigolose. Tra i lavori selezionati, una novantina in totale, troviamo: il raduno di fenicotteri messi in quarantena in una serra dello Zoo di Berna per proteggerli dall’influenza aviaria (“Attualità”), tossicodipendenti sopravvissuti che consumano senza stress le proprie dosi in una casa di riposo a Spiez (“Vita quotidiana”), una traversata incantata sul lago di Zurigo (“Reportage svizzeri”), il nuovo presidente del PPD svizzero Gerhard Pfister che attraversa una tempesta di neve (“Ritratti”) e il servizio Super Puma del fotografo ticinese Samuel Golay, che si è aggiudicato il terzo posto nella categoria “Attualità”.

I vincitori “Swiss Press Photo” 2017

  • Fotografo “Swiss Press” dell’anno e vincitore della categoria “Internazionale”: Zalmaï Ahad (Losanna, 1963), The Jungle “The end of Mirage”, L’Hebdo
  • Attualità: Anthony Anex (Ollon, 1989), Vogelgrippe, Sito internet dell’agenzia KEYSTONE
  • Vita quotidiana: Rolf Neeser (Biel, 1959), Altersheim für Drogenkranke, Illustre
  • Reportage svizzeri: Stephan Rappo (Zurigo, 1971), Die grosse Überfahrt
  • Ritratti: Mark Henley (Ginevra, 1966), The coming man, Das Magazin
  • Sport: Urs Bucher (San Gallo, 1964), Schlammschlacht um ein Ei, St. Galler Tagblatt

Il fotografo ticinese Samuel Golay (Muralto, 1976), terzo posto nella categoria “Attualità” con il servizio Super Puma, ha magistralmente catturato le immagini successive all’incidente dell’elicottero dell’Esercito svizzero che si è schiantato lo scorso settembre sul passo del San Gottardo. Fotografo dal 1995 e impiegato in Ti-Press dal settembre 2000, Golay è stato nel 2011 vincitore del “Swiss Press Photo”, sempre nella categoria “Attualità”, con l’immagine della caduta dell’ultimo diaframma di AlpTransit.

Swiss Press Photo e la Fondazione Reinhardt von Graffenried

La Fondazione Reinhardt von Graffenried premia, rispettivamente da trentuno e ventisei anni, i professionisti dei media, che in Svizzera nei settori del giornalismo locale e della fotografia giornalistica, hanno dato un contributo significativo. “Swiss Press Award” si suddivide nelle categorie “Press Photo”, “Press Print”, “Press Online”, “Press Radio” e “Press Video”.

La giuria per la sezione “Press Photo” era composta da:

  • Bernhard Giger, giornalista e presidente della giuria, Leiter Kornhausforum, Berna;
  • Antonio Mariotti, critico fotografico e cinematografico Corriere del Ticino, Lugano;
  • Lars Boering, direttore generale World Press Photo, Amsterdam;
  • Luc Debraine, giornalista L’Hebdo, Losanna;
  • Rachel Fichmann, responsabile foto Le Matin Dimanche, Losanna;
  • Barbara Stauss, Mare Magazin, Berlino.

 

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