DJI ha alzato l’asticella con il lancio del nuovo DJI Dock 3, una stazione base autonoma progettata per trasformare radicalmente il modo in cui i droni vengono utilizzati in ambito industriale, infrastrutturale e di sicurezza. Più compatto, resistente e intelligente dei suoi predecessori, il Dock 3 promette un salto evolutivo verso una gestione completamente automatizzata delle missioni aeree.
La nuova DJI Dock 3 rappresenta un salto tecnologico notevole rispetto alla precedente Dock 2. Pensata per operazioni completamente autonome, questa piattaforma di ricarica e dispiegamento per droni porta miglioramenti sostanziali in termini di robustezza, mobilità e compatibilità con i più recenti sistemi UAV di DJI. Ecco un’analisi approfondita delle sue principali novità.
Design e struttura: più robustezza, meno compromessi
La Dock 3 è più grande (575 × 595 × 465 mm) e pesa circa 54 kg, rispetto ai circa 34 kg della Dock 2. Tuttavia, questa crescita dimensionale è giustificata da un’elevata resistenza alle intemperie (certificazione IP56) e da una nuova architettura interna progettata per drenare l’acqua ed evitare accumuli di umidità.
Un altro dettaglio importante è il sistema di climatizzazione attiva: la Dock 3 include un riscaldatore interno che le consente di funzionare a partire da -30°C, migliorando le prestazioni in ambienti freddi o ostili.
Versatilità e mobilità operativa: missioni da veicolo in movimento
Una delle novità più interessanti della Dock 3 è la possibilità di montaggio su veicoli, grazie al nuovo sistema di assorbimento degli urti e alla sua base adattabile. Questo consente l’utilizzo in missioni mobili, dove la dock diventa un hub operativo in movimento per ispezioni di emergenza, sorveglianza o rilievi ambientali.
Compatibilità con Matrice 3D e 3TD
La Dock 3 è progettata per i nuovi droni DJI Matrice 3D e 3TD, i quali integrano camere duali (grandangolare e zoom/termica) e sistemi di posizionamento RTK. Questo migliora la precisione del volo automatico, consentendo operazioni autonome anche in ambienti complessi come centri urbani o aree industriali.
Ricarica più veloce, operatività continua
Grazie a un sistema di ricarica ottimizzato, la Dock 3 ricarica il drone dal 15% al 95% in soli 27 minuti, migliorando di oltre il 15% i tempi rispetto alla Dock 2. Inoltre, supporta un’autonomia di volo estesa fino a 50 minuti in condizioni ottimali, con un tempo massimo di decollo in appena 90 secondi dopo la chiusura del coperchio.
Connettività e gestione remota avanzata
La Dock 3 è perfettamente integrata con FlightHub 2, la piattaforma DJI per il controllo e la pianificazione remota delle missioni. Include trasmissione O4 Enterprise, modulo 4G integrato, antenne esterne migliorate, e un modulo GNSS potenziato. È anche dotata di funzionalità di auto-calibrazione RTK per missioni ad altissima precisione.
Tabella comparativa
Caratteristica | DJI Dock 2 | DJI Dock 3 |
Peso | ~34 kg | ~54 kg |
Temp. operativa | -25°C / +45°C | -30°C / +50°C |
Certificazione IP | IP55 | IP56 |
Ricarica drone | ~32 min (20–90%) | ~27 min (15–95%) |
Compatibilità | Matrice 30 | Matrice 3D/3TD |
Supporto veicolare | No | Sì |
Sistema trasmissione | OcuSync 3 | O4 Enterprise |
DJI Dock 3 non è solo un aggiornamento incrementale: è una piattaforma totalmente riprogettata, pensata per ambienti complessi e missioni critiche. L’introduzione del supporto veicolare, della climatizzazione attiva e della compatibilità con i nuovi droni Matrice rendono la Dock 3 un elemento chiave per infrastrutture di ispezione, sicurezza pubblica e agricoltura intelligente.
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