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Il mio primo drone è un progetto di Ated e Ated4Kids che ha visto impegnati per 9 mesi circa 80 ragazzi che in collaborazione con i propri genitori hanno costruito un drone professionale, appreso le normative vigenti per poterlo pilotare in sicurezza, imparato a pilotarlo fino a stabilire un record facendo volare insieme tutti i droni sulla pista di Lodrino il 23 settembre scorso.

Il progetto è nato nell’autunno del 2015, quando durante una riunione dei mentor Ated, nel momento delle varie & eventuali, proposi con un giusto mix di ingenuità ed eccessivo entusiasmo la mia idea; i droni stavano avendo sempre più diffusione ma per esperienza personale vedevo che erano pochi coloro che sapevano utilizzarli davvero, ne conoscevano le potenzialità e soprattutto le leggi e quindi lo utilizzavano in modo consapevole. La mia proposta fu: perché non proponiamo un progetto che coinvolga le famiglie Ticinesi (figlio e genitore), dando loro un kit di un drone professionale, li aiutiamo a montarlo, forniamo nozioni sulle componentistiche, sulle leggi, insegniamo loro a farlo volare e come incentivo ci poniamo l’obiettivo di stabilire un World Record, facendo volare il maggior numero di droni insieme, pilotati dai ragazzi che li avevano costruiti.

Ricordo che complice il fatto che l’idea era stata proposta alla fine della riunione quindi con livelli di fame e stanchezza elevati, la reazione andò dall’entusiasmo di Davide e Cristina, al consenso di Federico e a qualche sorriso di altri, poi il buffet venne preso d’assalto. Ci ritrovammo qualche giorno dopo al Piper di Manno, con Federico e Davide per capire se era un’idea che si poteva sviluppare. Loro, più obiettivi di me, cercavano di smorzare il mio esagerato entusiasmo facendomi notare che si trattava di trovare un centinaio di persone o poco meno, disposte a pagare ca. 500 CHF per il kit completo del drone e seguire il nostro corso per 9 mesi, da gennaio a settembre. Inoltre c’erano anche problemi logistici relativi ai locali in cui svolgere le lezioni e le prove pratiche e servivano infine anche sponsor per coprire le spese di un simile progetto. Uno dei punti chiave era: si iscriveranno al massimo in 10 / 15 quindi il record magari mettiamolo da parte e concentriamoci su un numero più esiguo e più gestibile di partecipanti. Nel frattempo dovevo preparare materiale descrittivo dettagliato per il progetto, in modo tale da poterlo proporre sia alle famiglie per testare l’interesse sia al comitato ATED che doveva approvare l’impresa.

La buona notizia era che non erano riusciti a scalfire il mio entusiasmo, per me era un progetto che avrebbe avuto un gran successo, i droni da un lato erano al centro dell’attenzione e dall’altro necessitavano di informazioni a 360° rivolte a chi si avvicinava per la prima volta. Così iniziai a preparare la documentazione che trasformasse l’idea in qualcosa di tangibile. Eravamo nel frattempo giunti ai primi mesi del 2016 e l’instancabile Cristina iniziò la promozione del progetto a larga scala; mailing, articoli sui giornali, presenze in televisione, promozione durante i corsi ed eventi Ated4Kids. In poco tempo capimmo che l’interesse andava ben oltre le più ottimistiche aspettative, sfiorare i 100 partecipanti non era un traguardo impossibile. Con Federico, che già si vedeva a pilotare il suo drone con il figlio, passammo alla fase “operativa” del progetto: era giunto il momento di proporre ufficialmente il progetto al comitato Ated e se avessimo avuto il consenso di tutti si poteva iniziare a lavorare in modo tale da essere pronti per iniziare a gennaio 2017 con la prima lezione. Durante una riunione del comitato esposi il progetto che ebbe il consenso e l’interesse unanime di tutti. Era fatta!

Iniziarono quindi 6 mesi frenetici per poter aver tutto pronto per la fine del 2016; essendo lavoro di volontariato si sono sprecate le serate dedicate alla preparazione del progetto; Cristina si occupava dei rapporti con i media e gli sponsor, Federico della gestione delle iscrizioni, io dovevo allestire il sito, la preparazione delle lezioni teoriche/pratiche e il materiale. Furono mesi tanto intensi quanto interessanti, il tempo era poco e ci si trovava sempre a rincorrere le cose da fare; mille le telefonate tra di noi per coordinare il tutto.

Ci trovammo in un attimo a estated – Serata Drones’s Night tradizionale appuntamento di Ated di fine settembre dedicato questa volta ai droni e al progetto Il mio primo drone; eravamo alle fasi finali, si trattava di aprire le iscrizioni e ordinare i kit necessari. Nel frattempo USI a Lugano ci aveva messo a disposizione le sue aule per le lezioni teoriche così come SUPSI a Manno.

Quando arrivò il primo kit ci trovammo con Danny di Hope a Manno (il negozio a cui ci siamo appoggiati per la fornitura del materiale) per montare quello che sarebbe diventato il drone ufficiale del corso; fatte le saldature necessarie, installato il Naza, configurato il tutto finalmente il drone decollava e apriva ufficialmente l’ultima fase prima dell’inizio del corso.

Quando aprimmo le iscrizioni fummo travolti dai partecipanti, in pochissimo tempo arrivammo a 60 iscritti; alla chiusura delle iscrizioni continuarono ad arrivare richieste che ci costrinsero a riaprirle. Alla seconda e definitiva chiusura delle iscrizioni eravamo in 90! Un successo! Persino i fornitori del materiale vennero presi alla sprovvista e non riuscirono a consegnarci tutti i kit dei droni in tempo, chi si era iscritto in un secondo momento dovette aspettare la seconda fornitura. Per fortuna, salvo un paio di casi isolati, tutte le famiglie furono comprensive nei confronti di questo ritardo, non dipendente da noi.

E così sabato 11 febbraio 2017 iniziammo questa avventura all’USI di Lugano, con le 90 famiglie iscritte; prima lezione, distribuzione dei kit e spiegazione su come montare il drone; per motivi logistici decidemmo di impartire le informazioni necessarie step by step e poi a casa i partecipanti dovevano procedere con quanto era stato spiegato. Per chi avesse avuto difficoltà o avesse avuto bisogno di aiuto decidemmo di metterci a disposizione tutti i mercoledì sera a partire dalle 18 presso una sala della Supsi di Manno.

Da quel momento si susseguirono le lezioni teoriche per ultimare l’assemblaggio del drone e per impartire lezioni sulle normative e sugli aspetti legali legati ai droni o alla privacy; nel frattempo i ragazzi, molti dei quali partivano da zero per quanto riguarda l’esperienza di volo con un drone professionale, facevano esperienza con i mini droni che avevamo messo a disposizione.

Arrivammo ad avere tutti i droni assemblati e configurati; dopo aver fatto personalmente il test di volo a tutti eravamo pronti per la parte pratica all’aperto. Amos Delcò, del gruppo aeromodellisti Molinazzo Bellinzona e la Ruag di Lodrino ci permisero di utilizzare la pista di Lodrino al sabato per i nostri allenamenti. Inoltre Amos ci proposte di effettuare il tentativo di record durante il meeting internazionale degli aeromodellisti che si svolgeva sulla pista di Lodrino il 23 settembre 2017; ovviamente accettammo.

Per quanto riguarda il record inoltrammo richiesta per omologare un World Record presso World Record Academy, che dopo aver esaminato la nostra richiesta accettò. Anche l’ultima parte era fatta. Si trattava solo di allenarsi. Il record ufficiale era Most drones piloted at the same time by children; come coreografia si è inoltre pensato di formare in volo la scritta ATED e per renderla visibile a tutti i droni erano stati montati dei led lungo il perimetro del drone stesso.

Gli allenamenti si sono susseguiti con grande impegno sia dei ragazzi che dei genitori; alcuni gruppi si trovavano anche durante la settimana, e tutti sono prima riusciti a volare in gruppo poi a volare formando le lettere. In un attimo ci siamo quindi ritrovati al 23 settembre 2017, sulla pista di Lodrino per stabilire questo nuovo record mondiale; presente l’avvocato Gianni Cattaneo con il compito di ufficializzare il record e verificare che tutto si svolgesse correttamente e come richiesto.

Inutile dire che è stato uno spettacolo veramente fantastico ed emozionante; i ragazzi sono stati bravissimi considerando anche che le ultime sessioni di allenamento non si sono tenute a causa del maltempo. Vederli volare tutti insieme è stato il coronamento di tutti gli sforzi sostenuti nei vari mesi da tutti, si sono indubbiamente meritati questo record!

Al termine di questo progetto non posso non ringraziare tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò si realizzasse.

Le famiglie coinvolte hanno dimostrato un impegno e una passione superiore alle aspettative; ho visto lavorare insieme genitori e figli che in questo aspetto umano hanno sicuramente dato un importante valore aggiunto a tutto il progetto. Senza contare che è stato un gruppo davvero affiatato e interessante; ognuno non si è limitato a svolgere le indicazioni impartite ma c’è chi ha formato dei sotto-gruppi di lavoro, chi ha effettuato modifiche al drone, chi si è messo a disposizione per aiutare in caso di bisogno. Davvero complimenti a tutti!

Un altro gruppo è stato fantastico, ovvero quello con cui ho condiviso questa avventura, il gruppo di lavoro di Ated: Cristina, Federico, Ennio, Andrea, Teo e tutti i mentor che hanno voluto e potuto dare un aiuto nell’arco dei nove mesi del progetto. E’ stato un onore condividere tutto ciò con voi, grazie per averci creduto, senza il vostro supporto e il vostro lavoro non saremmo arrivati alla fine!

Ovviamente un grazie anche agli sponsor che ci hanno supportato!

Insomma grazie a tutti, siete stati fantastici!

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