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Ricordo che una domenica di marzo mi trovavo con la scuola di sci a Gressoney La Trinité; era l’ultimo anno di funzionamento dei vecchi impianti che portavano a Indren da Alagna e poiché al pomeriggio io e altri istruttori del gruppo non avevamo lezione si era deciso di fare, per l’ultima volta, il classico giro in fuoripista: partenza dal Gabiet salita fino ai Salati, discesa in fuoripista fino a Pianalunga, risalita fino ad Indren e nuovamente tutto in fuoripista scendendo lungo il canalino che ci avrebbe riportato al Gabiet.

Il fuoripista che dai Salati portava ad Alagna era bello e seguiva quella che ora è diventata la pista battuta in seguito alla costruzione della funivia che da Pianalunga  porta al Passo dei Salati.
Ma la cosa più emozionante è stata prendere per l’ultima volta la funivia che ci avrebbe portato fino a Punta Indren a 3260 mt. Mi domandavo come poteva quell’impianto funzionare ancora, le funi della funivia giravano intorno a grandi ruote di ferro con intorno altre ruote e ingranaggi, tutti a vista, che inevitabilmente riportavano alla memoria alcune scene di Tempi moderni di Charlin Chaplin.

Poi una volta giunti a Punta Indren ecco la desolazione di quello che un tempo era il punto di ritrovo delle squadre per gli allenamenti estivi. Gli skilift abbandonati mi riportavano con la mente alle estati in cui al 15 agosto ero a sciare sul ghiacciaio, ormai tristemente sciolto.
Ma lasciati i ricordi ci si tuffava nella discesa in neve fresca verso il Gabiet superando come ultimo ostacolo il canalino che, visto dagli ovetti dell’impanto che portava al Passo dei Salati, faceva abbastanza impressione.

Quella è stata l’ultima volta che sono salito a Punta Indren, era l’anno 2000. Poi sono iniziati i progetti e i lavori, lenti e pieni di intoppi (in pieno stile italiano) sia burocratici che non, per la costruzione dei nuovi impianti. Prima il tratto da Alagna a Pianalunga, poi finalmente la funivia che da Pianalunga porta al Passo dei Salati che ha assicurato il tanto atteso collegamento con il comprensorio del Monterosa Ski in Valle d’Aosta e l’apertura della nuova pista dai Salati a Pianalunga; funivia innovativa, caratterizzata da due impianti indipendenti, con due funi portanti per cabina, quindi quattro in totale, in modo tale che ogni cabina sia indipendente per la salita e discesa dall’altra.

Infine mancava l’ultimo tratto che dai 2971 mt del Passo dei Salati avrebbe portato la stazione d’arrivo a quota 3660 mt a Cresta Rossa, ossia più in alto di Punta Indren, con un inedito tracciato, poi in seguito modificato a seguito dell’opposizione della Regione Piemonte che ha bloccato i lavori a causa dell’impatto ambientale. La Regione Valle d’Aosta a quel punto ha deciso di modificare l’arrivo e di fare le cose a casa propria senza coinvolgere il territorio piemontese, posizionando quindi l’arrivo a 3275 mt nei pressi di Punta Indren, sul suo territorio e dando inizio ai lavori.

Tutto ciò ha portato a incredibili ritardi, visto che la fine prevista era per il 2006, ma poi quando ormai non ci si sperava più si è giunti alla conclusione: domenica scorsa, il 27 dicembre c’è stata la tanto attesa inaugurazione della funivia che riporta gli sciatori a Indren!

Ma attenzione, non tutti però! Non vi sono piste battute, non c’è il servizio di soccorso sulle piste, i tracciati sono esclusivamente in neve fresca, quindi non è rivolto al turismo di massa e soprattutto è da evitare se non si è più che esperti dello sci in fuoripista.
Il freeride in quelle zone può nascondere insidie se affrontato senza la dovuta esperienza, e la tragedia sfiorata proprio il giorno dell’inaugurazione lo testimonia.

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