Ieri, 17 gennaio 2015, sulle piste di Belalp si è disputata la Belalp Hexe 2015, tradizionale appuntamento che apre la combinata di discese libere Super-Drei e che è caratterizzata da una competizione agonistica abbinata ad una festa popolare mascherata. In pratica sulla stessa pista prima scendono i concorrenti della discesa libera e in coda i gruppi mascherati da streghe, come vuole la tradizionale festa locale.
Tutti possono partecipare, tenendo presente che trattandosi di una gara in cui si raggiungono velocità elevate il pericolo è sempre dietro l’angolo; la nostra squadra quest’anno era composta da Chico, Marcello, Max e il sottoscritto. Tendenzialmente questa è una bella gara, ma quest’anno l’organizzazione si è impegnata perché non solo non fosse affatto divertente ma probabilmente fosse la peggiore edizione di sempre.
Le condizioni meteo già venerdì non erano delle migliori, la visibilità ridotta non ha permesso di provare con tranquillità e a fondo; sabato siamo arrivati sulle piste e la visibilità era ulteriormente peggiorata inoltre era in atto una intensa nevicata, iniziata nella notte. A questa gara, trattandosi anche di una festa locale, non partecipano solo agonisti preparati alle velocità delle discese libere ma anche persone che hanno il semplice piacere di dire “io c’ero”. Proprio per questo ci si aspetterebbe dall’organizzazione una attenzione ancor maggiore per quanto riguarda la sicurezza dei partecipanti. Ma a quanto pare la sicurezza degli iscritti non importa minimamente a chi organizza la Belalp Hexe.
La pista il sabato mattina era ricoperta dalla neve fresca caduta nella notte e che tra l’altro continuava a scendere; nessuno si è preoccupato di preparare e pulire la pista in modo professionale prima della partenza; l’unica cosa che ho visto fare è tracciare una unica linea con il classico colorante blu che voleva essere una guida per far capire qual era la direzione da seguire vista la visibilità ridottissima. Niente tracce blu che delimitano il tracciato, niente linee per segnalare i cambi di pendenza, direi indispensabili per la sicurezza viste le condizioni. Mi chiedo: era forse finita la vernice blu oppure proprio non importava nulla?
Con queste pericolosissime premesse, sopratutto la presenza di neve riportata in pista, è stata fatta partire comunque una gara che in alcuni tratti prevede velocità ben superiori ai 100 km/h, senza minimamente pensare all’incolumità di chi scendeva; da notare che tra l’altro non era disponibile neppure il solito servizio di soccorso fornito dall’elicottero dell’Air Zermatt che probabilmente non poteva volare viste le pessime condizioni del tempo.
Già dopo alcune partenze si è capito cosa sarebbe successo; l’abbondante neve fresca riportata presente sulla pista e la ridottissima velocità faceva si che appena si abbandonava la linea ideale, rappresentata da un “sentiero” di un paio di metri di larghezza, si finiva inesorabilmente a terra, cosa che infatti è successa fin dall’inizio. Tra l’altro partendo a 12 secondi uno dall’altro c’era anche il problema di investire colui che eventualmente cadeva prima che intervenissero gli addetti a segnalare e rimuovere.
In questo modo la gara si è ben presto trasformata in un campo di battaglia, tra gente che cadeva, addetti che sventolavano la bandiera nera per segnalare concorrenti caduti o sci persi sulla pista, toboga per trasportare a valle chi si era fatto male, medici che prestavano i primi soccorsi. Il divertimento era stato sostituito dal cercare di arrivare al traguardo tutti interi. Cosa che ho fatto senza effettivamente divertirmi un secondo, sicuramente la peggior gara che abbia mai fatto.
In quei pochi minuti in cui sono stato al traguardo prima di tornare in partenza a riprende il materiale ho visto passare il toboga con una persona che si era fatta male, ho visto correre il medico a soccorrere qualcuno prima dell’arrivo mentre gli organizzatori facevano finta che tutto fosse normale e gente che scuoteva la testa. Durante la mia discesa invece ho superato almeno 3 persone che erano cadute e sono stato fermato una volta dalla bandiera nera.
Al termine della competizione agonistica quella che doveva essere una festa si è trasformata in una desolazione, non ho visto i soliti gruppi mascherati e all’arrivo quando sono tornato a prendere gli impianti per scendere a valle la zona dei festeggiamenti era tristemente deserta con la musica che continuava a suonare forse solo per aiutare gli organizzatori ad auto-convincersi che tutto fosse andato bene.
Mi chiedo solo perché la manifestazione non sia stata spostata a domenica, visto che le previsioni avevano annunciato da giorni che sabato sarebbe stato il giorno peggiore e che domenica sarebbe tornato a splendere il sole? Forse gli organizzatori non sanno che esistono le previsioni del tempo? Forse non sanno usare un computer per consultarle? Se chiedevano probabilmente qualcuno che poteva consigliarli sicuramente ci sarebbe stato!
Però quasi sicuramente la Belalp Hexe 2015 un record l’ha comunque raggiunto, ovvero l’edizione con il maggior numero di persone che sono cadute o si sono fatte male. Complimenti!
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