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Il Parsenn Derby di Davos è una tradizionale e famosa gara di discesa libera Svizzera la cui prima edizione risale al 1924 e che ha visto tra i vincitori atleti quali Martina Accola, Urs Lehmann e Kristian Ghedina.

Il programma prevede prove cronometrate al giovedì e venerdì, gara a squadre il venerdì e gara individuale al sabato. Anche l’85ma edizione mi ha visto al via, ecco com’è andata.

Giovedì 07.03.2019
Arrivo a Davos giovedì mattina per incontrarmi con Gianmario; insieme saliamo al Weissfluhjoch per la ricognizione della pista, ma la situazione appare subito critica, visibilità ridotta, sta nevicando e c’è vento. Ci prepariamo e tentiamo un giro di pista verso le 9:00. Il tracciato è stato cambiato, la partenza è più in alto e dopo il tunnel la pista tende sulla sinistra, ovvero all’opposto degli anni scorsi. La visibilità è veramente ridotta, faccio molta fatica a scendere a causa degli occhiali che continuano ad appannarsi. Se le condizioni non migliorano nettamente ci sono poche possibilità che si riesca a fare qualcosa; ci arriva una comunicazione che ci sarà una nuova ricognizione alle 10:00 quindi verrà presa una decisione. Noi intanto torniamo al bar in attesa che venga comunicato qualcosa di ufficiale. Le condizioni meteo peggiorano e arriva anche la decisione che le prove del Parsenn Derby del venerdì sono state annullate. Viste le condizioni impraticabili delle piste decidiamo di scendere con gli impianti fino a Davos per lasciare gli sci da discesa e prendere quelli da gigante e sperare di riuscire a fare qualche giro visto che le previsioni danno miglioramenti a metà pomeriggio. Così è e improvvisamente il vento spazza le nuvole in quota e ci regala uno stupendo panorama; infiliamo gli sci e ci godiamo un paio di piste ricoperte da ca. 40 cm di neve fresca.

Venerdì 08.03.2019
Ci alziamo con il sole, giornata perfetta! Gli organizzatori hanno preparato la pista in modo eccellente nella notte ed è tutto pronto per prove e gara a squadre. Facciamo ricognizione e poi saliamo in partenza. Il tracciato è bello, ma in alcuni tratti, a causa della neve fresca caduta nei giorni scorsi, già in ricognizione la pista mostra i primi segni di cedimento.

Terminiamo l’ispezione del tracciato e siamo pronti per le nostre prove; il tempo è bello e in partenza, anche con solo la tuta da gara non si soffre troppo il freddo. C’è parecchia coda, d’altronde ieri non si è provato e complice anche il fatto che oggi le prove terminano alle 12 riusciamo a fare solo due giri sui cinque possibili, il primo per studiare le linee e il secondo per fare un po’ più di velocità. La pista è bella, il tratto in cui si deve fare attenzione è praticamente solo il muro iniziale, la cui entrata è decisamente rovinata quando facciamo il nostro secondo passaggio. Il resto del tracciato è molto lineare con una esse prima del tunnel e un paio di curvoni prima del tratto finale; bisogna uscire molto veloci dal muro, mettendosi in posizione il prima possibile e poi avere un paio di sci veloci ed essere in grado di farli scorrere, oltre che azzeccare le linee giuste. In pratica a parte il cambio di pendenza prima del muro iniziale è una gara da fare tutta in posizione.

Terminate le prove decidiamo di scendere fino a Davos con la pista del rientro, per cambiare sci e fare qualche discesa nel pomeriggio; l’idea si rivela subito poco azzeccata perché complice il caldo da metà pista fino a Davos la neve è una poltiglia e avere ai piedi sci da discesa libera da 2.16 m non aiuta. Riusciamo comunque ad arrivare in paese, cambiamo sci e ritorniamo in cima. Il divertimento per le ore successive è assicurato!

Sabato 09.03.2019
Ulteriore cambio di tempo, ci si alza con un leggero nevischio, nuvole e un po’ di vento, nulla di buono insomma. Saliamo al Weissfluhjoch, lascio gli sci agli uomini Toko per la preparazione prima della gara e poi andiamo al bar. La visibilità è ridotta al minimo, tira vento e nevica, condizioni che non mi entusiasmano molto. La gara parte alle 9:35, andiamo a vedere i primi e notiamo che, a causa della scarsa visibilità, nessuno affronta il muro in modo sicuro e deciso.

Ci prepariamo e andiamo in partenza pochi istanti prima del nostro turno; Gianmario parte con il 49 io con il 50. Il tratto di pista che porta alla partenza ha una visibilità ridotta, questo fa si che io parta in modo decisamente (forse troppo) conservativo affrontando il muro iniziale con estrema prudenza; la pista è in condizioni ottimali ma la visibilità in altro è molto ridotta. Esco dal muro con ca. 15 km/h in meno rispetto alle prove del venerdì, cerco poi di recuperare nel resto del tracciato ma il tempo all’arrivo è piuttosto alto. Nonostante questo mi sono divertito, il Parsenn Derby è sempre una bellissima gara, anche quest’anno nonostante le condizioni.

Il bilancio dei tre giorni è più che positivo, divertimento e velocità non sono mancati, così come non è mancata l’ottima compagnia di Gianmario che ringrazio, con cui ho condiviso l’85ma edizione del Parsenn Derby.

Prossimo appuntamento a Saas-Fee dal 4 al 6 aprile per l’Allalin l’ultima discesa libera della stagione del Super-Drei!

Stay tuned!

 

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