12 km di lunghezza, partenza a 3100 m e arrivo a Belalp a 1300 m, ca. 500 i partecipanti: questi i numeri della Belalp Hexe 2019 che si è disputata sabato 19 gennaio a Belalp. Quest’anno le abbondanti nevicate e il sole hanno regalato due giornate perfette, nonostante le temperature rigide che si sono abbassate fin quasi a -20.
Tracciato completo, partenza leggermente rialzata rispetto gli anni scorsi, seguita da una stretta curva a sinistra da effettuare con attenzione per evitare di finire fuori ancor prima di iniziare; si acquista subito velocità e ci si trova ad impostare un curvone in conduzione sulla destra, altro allungo ed ecco il secondo tornante stretto sulla sinistra, anche questa volta da effettuare con prudenza. Si lasciano correre gli sci e si arriva alla stretta esse in compressione; bisogna trovare la linea giusta perché il tratto successivo è in piano quindi uscire troppo lenti significa perdere secondi preziosi; in un attimo si è all’arrivo della seggiovia, si costeggia l’Hexen Bar e ci si tuffa in un tratto molto veloce, le pendenze aumentano così come le velocità fino ad arrivare al salto prima del muro che si affronta in posizione cercando di restare in aria il meno possibile. Alla fine del muro una compressione e poi un tratto veloce in cui è importante lasciar correre gli sci il più possibile; un paio di salti ed eccoci al tratto pianeggiante che, se si era riusciti a tenere una buona velocità si riesce ad effettuare senza spingere. Alla fine di questo tratto un altro muro, in cui si toccano velocità ben al di sopra dei 100 km/h (il mio Ski Tracks segnerà 119 km/h), ci porta a costeggiare le suggestive casette di Blatten e allˋinizio della strada del rientro che conduce a Belalp. La stradina anche se non velocissima è un altro tratto fondamentale; avere sci non veloci o non riuscire a farli scorrere il meglio possibile vuol dire perdere secondi preziosi. Il tempo di effettuare qualche tornante ed ecco Belalp e il traguardo! Anche quest‘anno ce l‘abbiamo fatta, bella gara!
Con Chico, Marcello e Gianmario, grandissimi compagni di squadra, ci si trova all‘arrivo e si scambiano le impressioni sul tracciato: tutti abbiamo fatto una buona gara e rientriamo nell‘argento, in base al distacco avuto dal primo della categoria. Siamo contenti.
Non rimane che ringraziare Chico, Gianmario e Marcello, per la giornata di prove del venerdì e la gara del sabato. L‘appuntamento è per sabato prossimo per il mitico Inferno di Mürren!
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Ottimo articolo , la passione trasuda da queste righe. Bel lavoro Andrea